La tradizione toscana della panificazione è radicata nella cultura contadina e si caratterizza per il celebre pane sciocco, ovvero privo di sale. Questa particolarità affonda le sue radici nel Medioevo, un’epoca in cui il sale era considerato un bene raro e prezioso, soggetto a tassazione.
Preparato con soli tre ingredienti – farina, acqua e lievito madre – il pane toscano si distingue per una lunga lievitazione che dona alla sua crosta una croccantezza irresistibile, custodendo al suo interno una mollica soffice e compatta. Oltre al celebre pane sciocco, la Toscana offre una straordinaria varietà di pani tradizionali, ognuno legato ai ritmi delle stagioni e delle festività. Tra questi spiccano la profumata schiacciata all’olio, morbida e avvolgente, e il delizioso pan di ramerino, un pane dolce arricchito con uvetta e rosmarino, immancabile durante il periodo pasquale.
Questi pani però, non sono solo alimenti, ma anche simboli di convivialità e di legami profondi con il territorio e le sue tradizioni culinarie. La loro semplicità li rende perfetti per esaltare i sapori decisi della cucina toscana, come i salumi, i formaggi e le zuppe rustiche.
Il Pane è il protagonista anche in questa tappa a Jeddah in Arabia Saudita, rappresentato dall’ambasciatore dell’arte bianca Francesco Carusi che rappresenta l’eccellenza e la tradizione della panificazione a Carrara. Il pane viene realizzato con alcuni grani locali e la Pasta Madre, la versione più rigida del comune lievito naturale utilizzato nel resto del mondo. Il Pane di Carrara, in origine, serviva anche come pratico pranzo al sacco per i cavatori di marmo, che scavavano la mollica per riempirlo con i piatti tipici della tradizione locale.
l panificio “Antico Mulino Pandolfo” è un punto di riferimento per la panificazione tradizionale a Carrara. Aperto nel 2012 da Fabrizio Carusi, padre di Marco e Francesco, che in precedenza era uno scultore artigiano della città, il panificio rappresenta un salto nel buio in una realtà del tutto nuova. Fabrizio, affascinato da una delle più antiche tradizioni, quella dell’arte bianca, ha da subito ricercato le materie prime migliori, puntando sulla cottura a legna e sul lievito madre. Inizialmente Fabrizio è stato accompagnato dal figlio Francesco Luigi, che ha portato in auge il nome dell’Antico Mulino Pandolfo, sia a Carrara che a livello internazionale, ricevendo riconoscimenti come quello del Gambero Rosso Pane e Panettieri d’Italia.
In seguito, il figlio più piccolo, Marco, ha preso il posto del fratello Francesco, il quale ha deciso di dedicarsi all’insegnamento dell’arte del pane in tutto il mondo. Marco, insieme al padre Fabrizio, ha continuato a ricercare in tutta Italia le materie prime più autentiche, valorizzando le tradizioni locali, per offrire ai clienti prodotti di altissima qualità, mantenendo sempre due regole fondamentali: Tradizione e Qualità.
A Jeddah si rinnova anche il legame con la Puglia, una terra straordinaria che incanta con i suoi paesaggi mozzafiato e i sapori autentici, eredità di una tradizione contadina radicata nel tempo, un autentico gioiello della cultura gastronomica italiana, ricco di storia e biodiversità. Confinante a nord-ovest con il Molise, a ovest con Campania e Basilicata, e abbracciata dal Mare Adriatico a est e dal Mar Ionio a sud, la Puglia è una terra che vive in simbiosi con il mare e la natura.
Da Monte Sant’Angelo a Ginosa, Castellaneta e Laterza, queste terre vantano una straordinaria biodiversità, un clima mediterraneo e una tradizione culinaria unica, capace di raccontare la storia e la ricchezza di una regione che porta l’eccellenza italiana anche oltre i suoi confini.
“La Far’nèdd”, una focaccia impastata con legumi macinati a pietra, viene celebrata ogni anno ad agosto attraverso una sagra, considerata la più grande d’Italia, che si snoda per 2,5 km nel cuore della storica Castellaneta. Questo evento offre un percorso gastronomico ricco di bontà tradizionali, accompagnato da musiche e attrazioni che animano l’atmosfera. E come non menzionare Castellaneta senza citare il grande divo del cinema muto, Rodolfo Valentino, che nel 1913 salpò sul mercantile “Cleveland” per New York, diventando ben presto un’icona internazionale. Ricordando lui, in questo anno dedicato al turismo delle radici, si desidera onorare tutti i nostri connazionali che hanno viaggiato in cerca di fortuna in ogni angolo del mondo.
Tra i paesaggi più affascinanti della Terra delle Gravine si trova Ginosa, il cui centro storico sembra immortalare un’epoca lontana, quando la pietra tufacea veniva erosa dal tempo e dall’acqua. Il Dormento, un pane dolce e speziato dal sapore intenso e avvolgente, rappresenta la tradizione pasquale in tutta la sua semplicità, richiedendo una lunghissima lievitazione di circa 15 ore. Questo pane simboleggia il forte legame con il territorio e le sue celebrazioni pasquali, come la Passio Cristi, che ogni anno, da 50 anni, si tiene nel magico Rione Casale, dove sembra quasi di rivivere le scene di vita di Cristo.
Donato Taronna, mastro panificatore di Monte Sant’Angelo e Ambasciatore dei prodotti del territorio pugliese. Donato Taronna rappresenta l’eccellenza e la tradizione della panificazione dal 1604, l’antico sapere tramandato di padre in figlio è il risultato di un prodotto semplice ma straordinario. il PANE realizzato con farine di grano tenero tipo 0 e grano duro, acqua e lievito madre, sono gli elementi che conferiscono un carattere distintivo al Pane italiano di Puglia.
Le Rotte del Pane è un progetto realizzato con il patrocinio e la collaborazione di
ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale)
INAP (Istituto Nazionale Assaggiatori Pani)
In partnership di condivisione con
Istituto Idrografico della Marina e Istituto Superiore di Sanità