Tra le meraviglie naturali che lasciano senza fiato e i sapori antichi che rievocano la cultura contadina, si trova la Terra delle Gravine, un gioiello in Puglia incastonato nella Murgia Tarantina che include il Comune di Castellaneta, Comune di Ginosa, Comune di Laterza, Comune di Palagianello. Grazie alla biodiversità vegetale e animale, al clima mediterraneo e al suolo carsico, queste terre sono custodi di una cultura culinaria unica e variegata.
Il Pane è il protagonista indiscusso del Comune di Laterza, l’utilizzo di grani antichi come il Senatore Cappelli e farine biologiche di grano duro conferiscono un carattere distintivo alle produzioni fornaie del Comune di Ginosa. Avvolti dal profumo degli agrumi, certificati IGP, proveniente dalla piana tra Taranto e Metaponto, altre specialità di companatico come l’oro verde di Puglia, l’olio EVO extra-vergine di oliva, caratterizzano questi territori.
Michele Clemente di Laterza, classe 2001 rappresenta una tradizione che continua nel tempo, insieme a papà Leonardo con le Fornerie Laertine, porta avanti una tradizione che risale agli anni ’30, dove nonna Rosa e nonno Leonardo iniziarono a produrre Pane, impastando farina, lievito madre, e acqua, ingredienti semplici ma preziosi. Dopo una lunga lievitazione portavano il loro pane al forno rionale con incise le lettere dei loro nomi, che dopo la cottura apparivano nella crosta per ricordare l’appartenenza della famiglia che lo aveva prodotto. Nonno Leonardo portava il pane e prodotti del territorio attraverso parte della Puglia.
A bordo di Nave Vespucci Michele produrrà Pane tradizionale di Laterza per l’equipaggio e per gli ospiti che andranno in visita alla tappa di Singapore.
“La Far’nèdd”, una focaccia impastata con legumi macinati a pietra, ogni anno nel periodo di agosto per valorizzare questo piatto antico, viene proposta una sagra considerata la più grande d’Italia, con i suoi 2,5 km nel cuore della storia architettonica di Castellaneta, con un percorso gastronomico fatto di bontà tradizionali, il tutto accompagnato da musiche e attrattive. Ma come non parlare di Castellaneta senza citare il grande Divo del cinema Muto, Rodolfo Valentino che nel 1913, si imbarcò sul mercantile ”Cleveland” e raggiunse New York diventando presto un sex simbolo internazionale. E proprio con Lui che si vuole ricordare nell’anno del turismo delle radici, i nostri connazionali che si sono spinti in tutte le parti del mondo per trovare fortuna
Tra i paesaggi più suggestivi della Terra delle Gravine con il suo centro storico, quasi a immortalarla in quell’epoca lontana quando la pietra tufacea veniva erosa dal tempo e dall’acqua è Gionsa. Il Dormento un pane dolce e speziato, con il sapore intenso e avvolgente, rappresenta il dolce Pasquale nella sua semplicità è un pane che richiede una lunghissima lievitazione, circa 15 ore. Il Dormento rappresenta un importante legame del territorio e le sue feste Pasquali, dove ogni anno, da 50 anni si celebra nel magico Rione Casale la Passio Cristi, dove sembra quasi di rivivere le scene di vita di Cristo.
Palagianello con il suo Calzone alle sponsale, una Focaccia ripiena di germogli di cipolla, capperi, olive e acciughe. Il calzone è un preparato saporito che si propone nei periodi invernali, quando appunto la cipolla è in germoglio, la sua dolcezza regala il sapere dell’antica cultura contadina quando nelle festività imbandiva le tavole Natalizie con un profumo intenso. Palagianello un piccolo borgo presieduto dal Castello Stella Carracciolo del XVI sec, struttura fortificata che affaccia nella stessa Gravina. L’agro dell’arco ionico Tarantino è ideale per la produzione di eccellenze agroalimentari in particolare Le Clementine, mandarini indicati con il riconoscimento dell’IGP.
I Forni a legna del pane, con la tradizionale preparazione il Pane di Laterza è riconosciuto come PAT che ha permesso alla città di essere riconosciuta come Città del Pane. Prodotto con le sue semole rimaniate di grano duro, lievito madre, acqua, sale e tanto amore, conserva la tradizione antica, con la cottura nei grandi forni legna costruiti con una base in pietra e mattoni interracotta; questi Forni vengono preriscaldati con legna di ulivo e di bosco, fino a raggiungere una temperatura di circa 400 gradi centigradi per poi essere stabilizzati con la pulitura della pietra e la prima cottura della focaccia tipica. Le Fornaci della pregiata Maiolica, monocromatica e caratterizzata dall’azzurro brillante del lapislazzuli, destinata a prestigiose commissioni oggi presente nei più importanti musei del mondo. E i Fornelli, la bontà e la tradizione della carne arrostita al fornello, tipici forni con una struttura alta e stretta, adatti alla cottura in verticale delle carni impilate a lunghi spiedi in acciaio, la sua caratteristica è dovuta proprio alla lenta cottura del solo calore del forno.
Le Rotte del Pane è un progetto realizzato con il patrocinio e la collaborazione di
ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale)
INAP (Istituto Nazionale Assaggiatori Pani)
In partnership di condivisione con
Istituto Idrografico della Marina e Istituto Superiore di Sanità